
Ma proviamoci. L'albo (formato abbastanza elegante, ma sottoposto allo stress dell'umidità tende un po' a imbarcarsi) è la parodia della saga di Alien, soprattutto alla luce dell'ultimo film uscito nelle sale qualche mese fa, che però io non ho visto. Si ride, come al solito, con una comicità che si pone a metà fra il demenziale e il cinico, anche se stavolta (rispetto ad altre parodie, come quella del Signore degli Anelli) si nota forse un po' di più la passione di Ortolani per l'alieno che invade la nave spaziale. La parodia infatti è abbastanza fedele all'originale, e scorre via che è un piacere fra una risata e l'altra.
Come già detto, dire che è bello o brutto proprio non mi riesce. Ho letto tantissimo di Ortolani, forse in altre pubblicazioni o speciali ho riso di più, ma non importa. Resta sempre un prodotto e un fumetto carinissimo e di qualità elevatissima. Forse ripetitivo? Può darsi, ma la comicità di Ortolani è questa, prendere o lasciare. E allora se "nello spazio nessuno può sentirci ridere" meglio così: a volte, leggendo questo fumetto, si può rischiare di disturbare chi ci è seduto accanto con risate fuori dal contesto!
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