sabato 15 dicembre 2012

Allen

Un po' Prometheus, un po' Alien, un po' di sarcasmo su Voyager, e il solito antieroe provocatore. Eccoci di fronte ad Allen, ultimo nato nella collezione di albi speciali di Rat Man che l'immenso Leo Ortolani ci regala con regolarità quasi scientifica da ormai diversi anni.

Scrivere una recensione su Ortolani e il suo Rat Man, però, è impresa ardua, direi impossibile. Un po' perchè la stima verso l'autore è tale che qualsiasi "giudizio" o impressione si sospende, sia perchè comunque la qualità resta sempre talmente alta che difficilmente si possono fare discrimini.

Ma proviamoci. L'albo (formato abbastanza elegante, ma sottoposto allo stress dell'umidità tende un po' a imbarcarsi) è la parodia della saga di Alien, soprattutto alla luce dell'ultimo film uscito nelle sale qualche mese fa, che però io non ho visto. Si ride, come al solito, con una comicità che si pone a metà fra il demenziale e il cinico, anche se stavolta (rispetto ad altre parodie, come quella del Signore degli Anelli) si nota forse un po' di più la passione di Ortolani per l'alieno che invade la nave spaziale. La parodia infatti è abbastanza fedele all'originale, e scorre via che è un piacere fra una risata e l'altra.

Come già detto, dire che è bello o brutto proprio non mi riesce. Ho letto tantissimo di Ortolani, forse in altre pubblicazioni o speciali ho riso di più, ma non importa. Resta sempre un prodotto e un fumetto carinissimo e di qualità elevatissima. Forse ripetitivo? Può darsi, ma la comicità di Ortolani è questa, prendere o lasciare. E allora se "nello spazio nessuno può sentirci ridere" meglio così: a volte, leggendo questo fumetto, si può rischiare di disturbare chi ci è seduto accanto con risate fuori dal contesto!

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